Piccoli passi per un’azienda sempre più green

PARTNER DI EOCA
 

Da Ottobre 2019 Redelk è partner ufficiale di EOCA, European Conservation Association, un’associazione europea no-profit che sostiene progetti volti a tutelare l’ambiente in tutto il mondo.

Redelk, azienda italiana che produce e vende abbigliamento outdoor, si sta attivando per riuscire ad essere riconosciuta come modello green.

“Abbiamo deciso di iniziare il nostro percorso green perché è giusto preservare il pianeta; noi appassionati di sport outdoor vogliamo impegnarci per mantenere un approccio ecosostenibile, scegliendo di inquinare meno anche attraverso la selezione di materiali biologici”. Afferma Luca Colombo, COO di Stecol Flex, l’azienda milanese creatrice del brand outdoor. “Il settore outdoor e le milioni di persone che amano la natura devono attivarsi in prima linea per preservare la natura e mantenere un approccio che limiti gli sprechi.”

Già nella nuova collezione ss2020 sono stati introdotti nuovi capi realizzati in cotone, puntando sempre meno a materiali sintetici, mantendendo comunque alta la qualità dei prodotti Redelk. Inoltre per la collezione FW2021 i capi avranno un finissaggio eco, ovvero che non comporta l’impiego di sostanze inquinanti, ma solo naturali: la componente idrorepellente utilizzata si basa su una ricetta priva di fluoro, che mantiene comunque le proprietà di idrorepellenza, traspirabilità, resistenza al lavaggio e alle intemperie.

“Stiamo infine tentando di cambiare il packaging dei prodotti: vogliamo trovare una soluzione ecosostenibile ma anche riutilizzabile dai clienti in differenti modalità. Sappiamo che la strada per avere un’azienda al 100% ecosostenibile è ancora lunga, però abbiamo sicuramente iniziato con il piede giusto, ispirandoci a coloro che hanno già tracciato questo imporante trend e che hanno così contribuito a creare un modello di business più responsabile verso l’ambiente.” Conclude Luca Colombo.

Non da ultimo, in occasione dell’ISPO 2020, Redelk ha firmato un impegno con EOCA al fine di creare uno spazio espositivo plastic free, ovvero senza l’utilizzo della plastica in ogni aspetto. Un ulteriore segnale concreto verso uno scenario più sostenibile.