Come si legge la segnaletica dei sentieri in montagna? Per tutti gli amanti delle camminate in montagna, saper leggere la segnaletica dei sentieri rappresenta una competenza molto importante.
In questo articolo vi forniremo importanti indicazioni utili per imparare a leggere ed interpretare la segnaletica durante le vostre escursioni in montagna. Questa guida si focalizzerà in particolare sulla segnaletica nella quale ogni escursionista si imbatterà girovagando in montagna.
Ecco tutto quello che dovete sapere sull’argomento!
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Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta della segnaletica presente in montagna, con il progetto di CAI (Club Alpino Italiano). Per il club la segnaletica di montagna rappresenta un importante strumento di pianificazione territoriale, grazie al quale è possibile valorizzare e tutelare il territorio di montagna (escursioni montagna Lombardia, Trentino Alto Adige, Liguria, Veneto, Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia).
Il CAI propone la propria segnaletica ufficiale di montagna: trattasi di un rettangolo di colore rosso, bianco e ancora rosso, nel quale è indicato un codice numerico, che troveremo poi dipinto sulle rocce e sugli alberi, o ancora iscritto su pali di normale segnaletica verticale. Nel caso di presenza di segnaletica verticale, viene solitamente anche indicata la distanza oraria media da un rifugio o da un punto conosciuto. Ogni tappa viene indicata dall’alto verso il basso, in ordine di distanza dal punto nel quale ci si trova.
Se vi sarete approcciati almeno una volta con la segnaletica di montagna del CAI, avrete probabilmente notato la presenza di una sigla, accanto al termine difficoltà. A tal proposito è bene precisare che il primo livello di difficoltà è contrassegnato dalla lettera T, che indica il livello turistico. Anche questo livello richiede tuttavia un minimo di competenze e conoscenza della montagna, oltre ad un sufficiente livello di preparazione fisica per affrontare i percorsi di montagna (sentieri non troppo impervi, mulattiere e stradine).
Il secondo livello di difficoltà è contrassegnato dalla lettera E (escursionismo). Questa categoria prevede la presenza nel percorso di sentieri che richiedono da parte dell’escursionista una buona capacità di orientamento, oltre che una discreta conoscenza del territorio montano nel quale ci si imbatte. Il livello E richiede inoltre una buona propensione alle passeggiate e camminate in montagna e la dotazione di un minimo di equipaggiamento tecnico adeguato.
Il livello di difficoltà che segue è contrassegnato dalle lettere EE (escursionisti esperti). Questo livello di difficoltà indica la presenza di sentieri ben segnalati, ma che implicano una notevole capacità di muoversi su sentieri e tracce particolarmente difficili (pendii particolarmente ripidi o scivolosi, con presenza di rocce e detriti). Per intraprendere un percorso con difficoltà EE bisogna avere una notevole esperienza in montagna, consolidata da anni di escursioni e percorsi, oltre ad un’ottima conoscenza dell’ambiente alpino nel quale ci si trova.
L’ultimo livello di difficoltà è contrassegnato dalle lettere EEA (escursionisti esperti con attrezzatura). In questa fattispecie si fa riferimento a sentieri che dovranno essere percorsi esclusivamente con la necessaria attrezzatura (vie ferrate). Per percorrere questi tratti è necessario possedere imbragature, moschettoni, cordini e dissipatori, oltre ovviamente ad una buona dotazione di strumenti ed equipaggiamento per la sicurezza ed incolumità personale (guanti di protezione e caschetto).
Per quanto riguarda la segnaletica verticale di montagna, i colori scelti ed utilizzati nei cartelli non sono stati selezionati in modo del tutto casuale. Il rosso e il bianco rappresentano infatti due colori che possono essere visti e riconosciuti con grande facilità in un bosco o in un sentiero di montagna (anche se dipinti su rocce o alberi).
Il numero indicato solitamente nella segnaletica verticale di montagna è composto da tre cifre:
Tra i principali segnali presenti in montagna vi è la tabella segnavia: quest’ultima indica la relativa direzione della località di destinazione, oltre al tempo medio necessario per raggiungerla. La presenza di segnavia di colore bianco e rosso (o con numero) indicano la continuità del sentiero che si sta percorrendo. Lo stesso concetto vale per l’ometto di pietre, utilizzato solitamente in sentieri aperti di montagna.
Nei percorsi di montagna nei quali non è invece possibile predisporre un segnale verticale o un ometto di pietre, si procede con la predisposizione di un picchetto segnavia: quest’ultimo presenta gli stessi colori dei classici segnali verticali.
Infine abbiamo la tabella per via ferrata (o sentiero attrezzato difficile): questo segnale invita alla massima attenzione e sicurezza e al controllo della presenza di tutte le attrezzature necessarie per affrontare il percorso. In queste circostanze è necessario controllare che le corde siano ben fisse. È infine necessario segnalare al CAI, la presenza di eventuali danni.
SAT è l’ente trentino deputato al costante mantenimento in salute di un’ampia rete di 5.500 chilometri di sentieri nelle montagne della Regione Trentino Alto Adige. Trattasi di un lavoro straordinario ed estremamente importante per la sicurezza delle escursioni in Trentino. Basti pensare che la lunghezza dei percorsi delimitati è superiore alla rete autostradale italiana.
Il duro lavoro di manutenzione e mantenimento è totalmente svolto dai volontari SAT e genera un forte impatto sul territorio di notevole valore economico, turistico, sociale ed ambientale. Per tutti gli appassionati di escursioni in Trentino, ecco una mappa dei sentieri del Trentino.
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