Il Trentino Alto Adige ha sempre molto da offrire, in tutte le stagioni dell’anno. Non si finisce mai di esplorare questa regione! Oltre alle escursioni più classiche sulle Dolomiti, sono tantissimi gli itinerari di montagna, che comprendono escursioni con vari livelli di difficoltà. Se decidete di trascorrere le vostre prossime vacanze in quest’area, non avete che l’imbarazzo della scelta. Ma quali sono i percorsi trekking imperdibili? Noi vogliamo consigliarvi i 5 percorsi più belli dove fare trekking in Trentino Alto Adige.
Girovagando in montagna, vi verrà ancora più voglia di raggiungere le vette, scoprire nuovi sentieri e godervi tutta la bellezza del paesaggio montano e non c’è niente di più bello del pranzare nei rifugi caratteristici dopo una camminata impegnativa. Non dimentichiamo la possibilità di farsi condurre da delle guide alpine professioniste, per un’esperienza ancora più completa e in piena sicurezza.
Ecco allora i nostri 5 percorsi più belli dove fare trekking. Scegliete quello che più vi ispira e partite all’avventura!
Situata tra il Lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, la Cima alla Paganella è conosciuta e frequentata d’inverno, grazie alle sue lunghissime piste da sci. In estate però sono diversi i rifugi alpini che si possono raggiungere e il trekking che vogliamo consigliarvi è quello che porta alla cima di questa bellissima montagna.
L’escursione parte dalla località di Fai della Paganella e prosegue attraverso bellissimi boschi verdi, su uno dei sentieri panoramici del Trentino. Lungo il percorso troverete veri e propri “balconi” ad alta quota, ma la sosta d’obbligo è sicuramente al Belvedere. Qui la vista si apre sulla val d’Adige, sulla val di Cembra, sul Latermar, sul Catinaccio e infine sul Gruppo del Sella. Una volta raggiunta la cima, le meraviglie non sono certo finite: con una vista a 360° si possono ammirare i famosi gruppi dolomitici e anche il Lago di Garda. Sulla cima c’è un’importante stazione meteo.
Partendo a piedi dal paese di Fai o di Andalo, è possibile raggiungere subito la cima della Paganella con l’impianto di risalita. Questa comoda scorciatoia permette di intraprendere subito un altro percorso ancora più sorprendente: il Sentiero delle Aquile. Dalla Cima della Paganella, dopo un primo tratto facile, bisogna fare un po’ di attenzione camminando a fianco del vuoto, ma un cavo d’acciaio aiuta nella salita. A un certo punto il sentiero cambia completamente e si attraversa una grotta naturale fino al Canalone Battisti. Continuando il trekking per altri trenta minuti si può arrivare al Trono dell’Aquila. Per il ritorno alla vetta della Paganella è consigliato percorrere il bellissimo Sentiero botanico.
Una valle poco conosciuta e ancora incontaminata, probabilmente una delle più belle di tutto il Trentino: stiamo parlando della val di Fumo, una prosecuzione della val di Daone, chiamata anche il “piccolo Canada”. C’è un’escursione piuttosto semplice da fare, che conduce al lago Bissina, nel cuore del Parco naturale dell’Adamello Brenta. Il sentiero attraversa numerosi pascoli, tra specchi d’acqua e cascate, in un paesaggio naturale molto suggestivo.
Il sentiero n. 240 parte nei pressi della diga Bissina, in circa quaranticinque minuti di camminata si oltrepassa il lago e dopo più di un’ora e mezza si arriverà al Rifugio val di Fumo. Lungo il percorso ci sono molte praterie, prati fioriti ma anche animali al pascolo. La colonna sonora in sottofondo è data dall’acqua scrosciante, presente in più punti con alcune piccole cascate, che creano giochi d’acqua lungo tutto il percorso. L’acqua del lago è talmente limpida, che in esso si specchiano tutte le montagne circondanti.
Una volta raggiunta la sponda opposta del lago, bisogna seguire le indicazioni per il rifugio, tra alcune rocce scivolose a causa dell’acqua. Risalendo la valle a fianco del fiume Chiese, si esce poi dal bosco e ci si ritrova su pascoli verdissimi. Percorrendo infine il fondovalle attraversando il fiume, in poco tempo si arriverà al rifugio della valle, a quota 1.997 metri. In posizione panoramicissima, al centro della valle, il Rifugio val di Fumo è la meta ideale sia per gli escursionisti curiosi di esplorare il Gruppo dell’Adamello, ma anche per gli appassionati di pesca in fiume.
Un’autentica “valle incantata“, così è definita la valle dei Mocheni. Ricca di percorsi e paesaggi tutti da scoprire e una storia antichissima che sopravvive oggi in una lingua germanica misteriosa, presente ancora oggi nei nomi delle segnaletiche. La natura incontaminata presente ovunque tra i boschi, le radure e le zone d’alpeggio di questa valle, non ha eguali.
La salita al Lago di Erdemolo, a quota 2.005 metri d’altezza, è un’escursione imperdibile e non sorprende il motivo. A inizio estate va in scena la fioritura dei rododendri, l’inconfondibile colore rosa acceso e il delicato profumo regalano un effetto magico a tutta la zona attorno al lago, spesso ricoperto da neve e ghiaccio anche ad agosto. È l’ideale per un bel pediluvio rigenerante dopo un’intensa camminata. Per chi vuole arricchire ancora di più questo trekking, consigliamo di raggiungere il Rifugio Sette Selle, nella catena del Logorai, che si trova non molto distante dal lago. Si parte dal parcheggio di Palù del Fersina, in località Vrottn, punto di partenza per vari sentieri escursionistici in valle. Da qui bisogna prendere il sentiero n. 343 in direzione del rifugio. Dopo un bel pranzo consigliamo di percorrere lo stesso sentiero fino all’inizio del sentiero n. 324, che porta direttamente al Lago di Erdemolo. Salutato il lago, bisogna imboccare il n. 325 per tornare al parcheggio
Dal Trentino ci spostiamo all’Alto Adige, in una valle ancora poco turistica. Eppure la Val Passiria è una meta molto ambita anche per molti escursionisti non esperti, perché all’interno del Parco naturale del Gruppo di Tessa sono molte le zone poco ripide e accessibili a tutti. Non mancano notevoli cime e rifugi strategici, dove appoggiarsi per trascorrere una notte. E come non nominare l’Alta Via della Val Passiria, sicuramente tra le più belle escursioni di tutto l’Alto Adige.
A circa un’ora di auto da Merano, il paese di Moso in Passiria è un punto d’appoggio perfetto per numerose camminate in montagna. Un piccolo gioiello è rappresentato dalla Malga Lazins, ai piedi della Cima Altissima. Per raggiungerla si intraprende una camminata molto semplice, direttamente dal parcheggio di Plan-Pfelders, una delle Alpine Pearls a mobilità dolce. Il paesino di Plan è infatti chiuso al traffico ai non residenti e, allo stesso tempo, facilmente accessibile.
Una strada sterrata porta verso la testata della valle, attraverso tratti pianeggianti pieni di larici spettacolari. Si può decidere di fare questa camminata della durata di poco meno di un’ora e mezza, percorrendo entrambi i sentieri presenti, sia a destra che a sinistra del torrente. Il nostro consiglio è di seguire le indicazioni per il caratteristico maso Lazinserhof, a quota 1.772 e qui fermarsi per godersi un pranzo tipico sudtirolese.
Dal maso si prosegue poi in leggera salita verso la Malga Lazins, incastonata in posizione strategica. In estate la malga è piena di mucche portate qui a pascolare per tutto il bel periodo. Il paesaggio è strabiliante, sarete circondati da montagne altissime, senza aver fatto troppa fatica. Questa è una meta ideale per chi vuole trascorrere una vacanza rilassante in Alto Adige ed è il paradiso per i bambini.
Se gli orizzonti sconfinati sono la vostra passione, non potete non raggiungere l’altopiano del Renon, in tutte le stagioni dell’anno. Non lontano da Bolzano e facilmente raggiungibile, il Corno del Renon è il punto più alto dell’altopiano, da dove ammirare, in un colpo solo, tutte le Dolomiti dell’Alto Adige. Stiamo parlando del Gruppo delle Odle, il Latemar, il Catinaccio e il Sass de Putia.
Il percorso ideale è quello che parte da Collalbo, paese di partenza della cabinovia a valle. Per chi vuole fare meno fatica, soprattutto le famiglie con bambini, consigliamo di prendere la cabinovia, così facendo si risparmiano parecchi metri di dislivello. Altrimenti non vi resta che intraprendere la salita verso il Corno del Renon con il sentiero n. 7. Si attraversa un bacino d’irrigazione, per poi arrivare a un piccolo ristoro. Il panorama è già immenso, il luogo perfetto dove gustare qualcosa di dolce e ricaricare le energie. Si prosegue poi lungo il sentiero n. 2, tra prati estesi, piccoli masi e alcune mucche al pascolo, fino al rifugio Feltuner Hütte e al Rifugio Corno di Sotto. Il pranzo però può aspettare, non sarete ancora arrivati al punto più spettacolare. Con un piccolo sforzo finale, tutto in salita, potrete raggiungere finalmente il Corno del Renon a quota 2.259 metri, grazie al sentiero n. 1. Da lassù potrete godervi un grande panorama, a perdita d’occhio.
Prima di fare ritorno a valle, è consigliata una sosta alla Cima Lago Nero, dove si trova un piccolo lago artificiale e un vero e proprio labirinto di pini mughi, dove perdersi e dimenticarsi del tempo. Un’altra possibilità è quella di percorrere il Cieloronda, un percorso panoramico circolare, che dal Lago Nero vi farà scoprire tutte le piccole malghe presenti sull’altopiano.
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